venerdì 26 giugno 2015

Le mie recensioni #4 "Il mercante di stoffe" di Coia Valls

Buongiorno lettori, finalmente venerdì, giorno di recensioni qui sul blog.
Il libro di cui vi parlo oggi è stato il prescelto delle ultime letture geograficamente sparpagliate, di cui potete trovare il post con le nostre opinioni sui blog delle LGS, ma la recensione completa è d'obbligo, essendo un libro che ha riscontrato in noi pareri discordanti e in me emozioni contrastanti.
Il libro in questione è "Il mercante di stoffe" di Coia Valls.
 

Titolo: Il mercante di stoffe
Autore: Coia Valls
Casa Editrice: Sperling & Kupfer
Pagine: 457
Prezzo: 18,90€ - 10,90€ Pickwick
Anno: 2013

SINOSSI: Nel 1320 Barcellona è in fermento: sorgono palazzi, fioriscono commerci, le strade si riempiono di viaggiatori provenienti da tutto il mondo. Le vie traboccano di profumi esotici e spezie, di stupendi tessuti e di scintillanti gioielli cesellati dagli orafi di tutta Europa. Una città così nuova e attiva offre mille occasioni a un giovane intelligente e pronto a tutto. Come Jaume Miravall. Che vuole diventare un ricco mercante e fondare una grande famiglia. Due imprese ambiziose, due obiettivi che richiedono coraggio, lavoro, astuzia e fortuna. E che possono essere messi in pericolo dai segreti e dai peccati di un uomo. Quando arriva a Barcellona, insieme con la dolcissima moglie Elvira, Jaume deve accontentarsi di vivere in un miserabile quartiere dove tradimento, malvagità e morte fanno parte indissolubile del paesaggio. Ma non si lascia scoraggiare e, mentre Elvira dà alla luce l'attesissimo primo erede, Jaume si avventura nella città alla ricerca della sua occasione. La troverà commerciando in stoffe: prima raccogliendo gli scarti degli altri, poi solcando il Mediterraneo infestato dai pirati saraceni con un manipolo di amici fedeli, e infine stabilendo una florida impresa. Sul suo cammino, però, inaspettata, trova anche la grande passione: l'aristocratica Bianca, bellissima e altera, che gli potrà concedere solo sporadici e infuocati incontri clandestini. Diviso tra l'affetto di moglie e figli e l'amore per Bianca, Jaume resta invischiato nel segreto del suo peccato.
 
 
Il pensiero di Cuore
 
Premetto che il romanzo storico non è un genere che prediligo, ma essendo una lettura condivisa con le LGS, l'ho affrontata carica di buoni propositi, in più la cover meravigliosa ha attirato la mia curiosità.
Ci troviamo nella Barcellona del 1320, una città dal fascino unico, allora come oggi, in pieno sviluppo, sullo sfondo la costruzione della Basilica di santa Maria del Mar, la chiesa che tutti i marinai visitavano prima di partire per le loro peregrinazioni, i commerci per mare e gli scambi sono le attività principali.
Jaume Miravalle, mercante della città di Barcellona, rientra a casa la notte della vigilia di Natale, con un fagotto urlante stretto in grembo, lasciando sgomenta la moglie Elvira, e affermando di averlo trovato davanti alla porta del suo magazzino.
Dall'intrigante incipit, prende il via la storia di quest'uomo, che dal nulla riesce ad affermarsi nel commercio, con ingegno e un'invidiabile capacità comunicativa, fiuto per gli affari e generosità d'animo; l'ambizione lo porterà ad essere stimato, rispettato da personalità in vista e parteciperà allo sviluppo della sua città.
Pagina dopo pagina, anno dopo anno, l'autrice ci guida attraverso le vicende che caratterizzano la vita di Jaume Miravalle e della sua famiglia, ma nonostante lo stile sia scorrevole, ho trovato il racconto a tratti prolisso e noioso, senza avvenimenti che ravvivassero la lettura.
Ciò che ho apprezzato sono i personaggi, descritti in modo impeccabile, prendono vita attraverso le pagine e si presentano chiaramente al lettore, ognuno con le sue caratteristiche fisiche e caratteriali.
Ma questo non è bastato a far scattare la scintilla, in quanto ho bramato per un colpo di scena eclatante che movimentasse l'azione, che purtroppo non è arrivato, l'autrice si è infatti limitata a scrivere di avvenimenti che dal punto di vista emozionale stanno tutti sullo stesso piano, senza quel pizzico di adrenalina che avrebbe giovato alla storia, che anche nel finale si è rivelato scontato.
Ammetto però che mi sono anche chiesta se non ho preteso troppo dal genere storico, che forse in generale, non comprende questa caratteristica.
Nonostante ciò non mi sento di bocciarlo totalmente, è comunque un libro ben scritto, con personaggi che ne sono il punto di forza, indubbiamente la lettura perfetta per gli amanti del genere.
 
                             
                                             Cuore Appagato
 
Appunti nel cuore: Ibrahim, grande amico del mercante, saggio e colto libraio, sarà il faro nella notte che indicherà a Jaume il cammino per realizzarsi, offrendogli il suo libro guida, il Milione, che diventerà un punto di riferimento per il mercante.
 
Nota negativa: alcune parti prolisse che sembrano aggiunte per allungare il numero di pagine.

Dillo con un fiore: Il Nasturzio Rampicante, è il fiore che simboleggia la conquista di beni materiali e morali, come una posizione prestigiosa, il rispetto e la fiducia del prossimo, ciò che Jaume Miravalle ottiene con le sue imprese.





   




 


 
 

5 commenti:

  1. questo libro non mi ispira, apprezzo il genere storico solo quando, oltre a ricostruzioni ben fatte, ritrovo quella 'scintilla' di cui parlavi...la tua recensione conferma l'impressione iniziale che mi ero fatta su questa lettura! :)

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  2. Già, purtroppo è mancata proprio la scintilla...sono convinta che non sia il libro per te e sono contenta di averti evitato una lettura non adatta a te!

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  3. Grazie del consiglio che hai lasciato da me. Ti aspetto ancora. :)

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