venerdì 7 agosto 2015

Le mie recensioni #11 "Mistero a Villa del Lieto Tramonto" di Minna Lindgren

Buon venerdì lettori e buona recensione a tutti! Oggi vi parlo di un libro edito da Sonzogno, che ringrazio per la copia ricevuta.
 
Titolo: Mistero a Villa del Lieto Tramonto
Autore: Minna Lindgren
Casa editrice: Sonzogno
Data di pubblicazione: luglio 2015
Pagine: 288
Prezzo: 16.50 €
Sinossi: «Tic tac, tic tac, tic tac.» A Villa del Lieto Tramonto, ridente casa di riposo immersa nella foresta vicino a Helsinki, è l’ora del caffè e, come al solito, Irma e Siiri, due vivaci novantenni ospiti della residenza, amano trascorrere quel momento in perfetto relax. Dopo le partite a canasta, le lezioni di ginnastica dolce, il whiskino prescritto dal medico o le riunioni del gruppo per la memoria, un’oretta di svago ci vuole per scambiarsi ricordi di giovinezza o spettegolare sul funerale del giorno, che è pur sempre una festa e un avvenimento per curare il proprio look. Ma soprattutto, l’ora del caffè dà l’occasione per criticare il regolamento e l’incuria del personale specializzato, quello che fi gli e nipoti, per guarire i sensi di colpa, chiamano “servizi di eccellenza”. Per fortuna dalla Villa si può anche uscire, andare in giro in tram per rifarsi l’occhio con le bellezze della capitale finlandese, e così a Siiri, Irma e alla loro terza compagna, Anna-Liisa, capita di osservare, con bonario sarcasmo, le stranezze del mondo moderno che le circonda. A turbare la routine delle tre amiche è però un fatto terribile: la morte, in circostanze misteriose, del giovane cuoco, sempre gentile e pieno di allegria, accompagnata da una serie di episodi inquietanti che rivelano il lato sinistro di quel rifugio, ora non più così accogliente. Provette Miss Marple, Siiri, Irma e Anna-Liisa si trasformano in intraprendenti investigatrici per venire a capo degli enigmi nascosti tra le mura dell’amena residenza in un mistery arguto che tocca sapientemente le corde del giallo e della commedia, con un pizzico di suspense e molto, irresistibile, dark humor finlandese.
Il pensiero di Cuore
"Mistero a Villa del Lieto Tramonto" è il primo di una trilogia nordica, e dopo averlo letto, credo che non leggerò gli altri due.
Questo non perché sia un libro scritto male, anzi, la Lindgren ha uno stile scorrevole, ma nonostante io ami i nordici, preferisco il genere poliziesco, quindi l'ho letto inconsciamente aspettandomi di trovare la suspense dei gialli della Lackberg, rendendomi poi conto durante la lettura che era impossibile, infatti la trama, narra si di una morte misteriosa, ma  porge l'attenzione principalmente sulla questione anziani, "abbandonati" dalle famiglie troppo prese dai proprio impegni e affidati alle cure di personale qualificato ma insofferente, incapace di capire i veri bisogni dei poveri malcapitati.
Il Lieto Tramonto è un complesso di piccoli appartamenti, con una direttrice menefreghista fino al midollo, degli infermieri intolleranti, animatrici che inventano ogni giorno attività ricreative per gli ospiti come se fossero bambini di tre anni, e un reparto per pazienti affetti da demenza senile...vera o provocata dall'abuso di farmaci...
Una storia amara quella che l'autrice narra, una realtà troppo lontana dalle persone giovani per rendersene conto, che ruberebbe tempo prezioso se ci soffermasse ad analizzarla.
Ma anche dolce, perché gli abitanti del Lieto Tramonto strappano più di un sorriso e danno un po' di brio alla storia, in modo particolare le tre impavide vecchine ultranovantenni: Irma, Siiri e Anna-Liisa che attendono la loro ora a suon di caffè, vino rosso, libri e canasta.
Si improvvisano investigatrici "indagando" sulla misteriosa morte di Tero, apprezzato cuoco della Villa e sulla violenza inflitta ad uno degli ospiti.
Ingiustizia, crudeltà e ansia verso gli avvenimenti narrati, annoiata dagli spostamenti in tram, divertita da alcuni, pochi episodi e dalle vecchine, che bisogna riconoscerlo, sono personaggi decisamente ben delineati, che risultano credibili agli occhi del lettore, ma nonostante questo, il mio giudizio non è positivo, perché la tolleranza nei confronti della storia è venuta spesso a mancare e il desiderio di arrivare alla fine per togliermi tutte queste sensazioni negative non mi ha abbandonata fino a che non ho girato l'ultima pagina, per questo motivo, non troverete i soliti  "Appunti nel cuore".
 
Cuore insoddisfatto
 
Dillo con un fiore: L'impatiens Balsamina, o più comunemente chiamato fiore di vetro, prende il suo nome dal latino impatiens «impazienza» dovuto al fatto che i frutti una volta maturi si aprono lanciando, anche lontano, i semi al minino tocco. Ho scelto questo fiore per l'impazienza nei confronti delle persone anziane e bisognose di cure e per la mia, di ultimare la lettura.
Questo è quanto lettori, avete letto questo libro? Qual è il vostro pensiero?
Buon weekend e buone letture
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 


4 commenti:

  1. Io invece i nordici, salvo rare eccezioni, non li amo troppo e benché adori le storie che hanno come protagonisti i vecchietti - ma questo soprattutto al cinema - questa non mi ispirava troppo. Salto e via. :)

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  2. Passo anch'io questa volta, questo romanzo proprio non mi convince! :)

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    1. Perché perdere tempo con tutti i libri che abbiamo da leggere?

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