lunedì 14 settembre 2015

Le mie recensioni #14 “Il caso Bellwether” di Benjamin Wood -Ponte Alle Grazie-

Buon lunedì lettori, partiamo carichi con una recensione che ne dite?

E la settimana inizia sul filo del rasoio con il romanzo d’esordio di Benjamin Wood, che sa il fatto suo per quanto riguarda intreccio e suspense.

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Titolo: Il caso Bellwether

Autore: Benjamin Wood

Casa editrice: Ponte Alle Grazie

Data di Pubblicazione: aprile 2015

Pagine: 424

Prezzo: 16.80 €

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Il pensiero di Cuore

Leggere un romanzo d’esordio è sempre una sorpresa, può essere ben scritto e costruito oppure no, puoi scoprire un autore che amerai o che odierai da quel preciso istante.

Poi ci sono i romanzi d’esordio scritti da autori che ti fanno dimenticare di essere alle prese con il loro primo lavoro, autori capaci di tenere sospesi i lettori tra suspense e colpi di scena, coinvolgendoli con una maestria da esperti: Benjamin Wood questo l’ha fatto ne “Il caso Bellwether”.

Cambrige 2003. Oscar è un operatore sanitario che svolge il suo lavoro alla casa di riposo Cedarbook e una sera come un’ altra a fine turno, mentre cammina stanco e pensieroso verso casa, è attirato da un soave suono d’organo proveniente dalla cappella del King’s.

La melodia lo costringe a fermarsi, nota Iris che segue attenta la funzione: è Eden, suo fratello, a suonare magnificamente l’organo.

Oscar e Iris sono attratti l’uno dall’altro, e da qui, inizia per Oscar una parentesi di vita nell’èlite britannica che avrà per lui e per il lettore, risvolti inaspettati.

L’incipit decisamente intrigante riconduce al finale, ma senza far capire nulla, getta le basi su cui l’autore costruisce la trama, la storia d’amore tra Oscar e Iris, il loro vissuto e quello di tutti i singolari personaggi che ruotano intorno alla vicenda carica di suspense, narrata con abilità e sapienza scientifica.

Il fulcro della storia è Eden, arrogante, presuntuoso e pieno di sè, dal sorriso beffardo, egocentrico figlio di papà, genio nella musica, di un’intelligenza sopra le righe, ma dalla mente contorta e incomprensibile, irascibile e violento, la sua convinzione è quella di essere superiore, di avere le doti di un guaritore.

Iris rivela aneddoti scioccanti riguardanti l’infanzia di Eden, e non trovando l’appoggio dei genitori, chiede aiuto ad Oscar, che attraverso alcune conoscenze, contatta il Dott. Crest, un affermato psicologo che tratta particolari disturbi della personalità, personaggio che si rivela fondamentale per districare il mistero.

L’autore tesse un intreccio perfettamente congeniato, dove i tasselli s’incastrano uno dopo l’altro come il susseguirsi delle note di una melodia, insinua il sospetto su tutto e tutti fin dalle prime battute, facendo pian piano chiarezza nel lettore sino a condurlo ad un finale che lascia a bocca aperta.

Un esordio da vero maestro del thriller.

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                      Batticuore

Appunti nel cuore: The Orchard Tea Garden – Grantchester

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“L’Orchard pullulava delle ombre di mezzogiorno e oltre al padiglione del tè si vedeva un baluginio di orme sull’erba bagnata di rugiada. I raggi del pallido sole autunnale cadevano obliqui fra i meli e gli uccelli trillavano nelle siepi. Sotto i rami quasi spogli, c’erano donne sole che sorseggiavano tè da graziose tazze; coppie che si dividevano pane, formaggio e sottaceti sui tavoli verdi del cortile; giovanotti con gli auricolari che oziavano sulle sedie a sdraio.” Cit dal romanzo.

L’Orchard di Grantchester è un angolo di paradiso in Inghilterra, dove il tempo si ferma, dove il passato aleggia tra gli alberi da frutto. Celebri personaggi e non si ritrovano per un caffè mattutino, un pranzo leggero o un tè pomeridiano.  Nato per caso grazie ad un gruppo di studenti che nel 1897, chiese alla signora Stevenson di Orchard House se voleva servire loro il tè sotto gli alberi da frutto in fiore, piuttosto che, come era solita, sul prato anteriore della casa, dando inizio a quella che è diventata una tradizione a Cambridge. Fonte

Dillo con un fiore: Lavanda, diffidenza.

Lavanda - diffidenza

La lavanda è una pianta graziosa, profumatissima, e decorativa, dalla quale si ricava un olio essenziale curativo, contro l’ansia, l’insonnia, il raffreddore  le punture d’insetto, e i dolori muscolari. E’ una pianta erbacea, perenne, sempreverde, originaria del bacino del Mediterraneo. Ha foglie argentee, strette ed allungate; in estate produce moltissimi fiori, piccoli e fragranti, raggruppati in spighe.

  Avreste mai immaginato che una pianta così bella significa diffidenza? Questa è la sensazione che ho provato durante tutta la lettura, sfiducia e sospetto, verso Eden e i suoi amici Marcus e Yin, e la stessa Iris in varie parti del romanzo mi è apparsa troppo misteriosa, così come il passato di Oscar e il suo carattere determinato dal rapporto scadente con i genitori…ma nel finale tutto si fa chiaro e la diffidenza sfuma.

Che ne dite lettori? Vi intriga questo libro? Io ve lo consiglio!

Alla prossima, firma francy

10 commenti:

  1. Una delle poche recensioni completamente positive che leggo su questo libro, che altri mi hanno descritto come un po' pesantivo. Mi incuriosiva prima, nonostante tutto, quindi figurati se non mi incuriosisce adesso. ;)

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  2. okay, va dritto nella lista dei desideri!

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  3. Ciao! Mi chiamo Gresi :) Piacere di conoscerti :)
    Girovagando sul web, ti ho scovato per caso. Ho letto qualcosa, e mi sono unita alla cerchia dei lettori :)

    Ti lascio il link del mio di blog, che mi farebbe tanto piacere se visitassi anche tu :) Ti auguro buone letture! A presto :)

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    1. P.s: Il link del blog XD
      http://dreamsink92.blogspot.it/

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    2. Passo subito Gresy!!!! Benvenuta e se ti va, iscriviti al mio giveaway e vinci tanti libri ;-)

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    3. Grazie! benvenuta anche tu nel mio di angolino :) Lo faccio subito :)

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  4. Il caso bellwether mi intriga parecchio!

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