mercoledì 14 ottobre 2015

Le mie recensioni #21 “Parigi è sempre una buona idea” di Nicolas Barreau -Feltrinelli-

Buongiorno lettori, clima piovoso qui in Valtellina, che concilia la voglia di divano, copertina e libro, ma ahimè mi tocca scappare al lavoro, vi lascio però con la recensione di una piacevole lettura, con la speranza che vi faccia evadere dalla solita routine.
2Titolo: Parigi è sempre una buona idea / Autore: Nicolas Barreau
Editore: Feltrinelli / In libreria: settembre 2015  / Pagine: 272 / Prezzo: 15 €
Sinossi: Parigi è sempre una buona idea, si sa. Innamorati o no, vale sempre la pena di fare una passeggiata per le vie della Ville Lumière. Lì, in rue du Dragon, una deliziosa stradina nel cuore di Saint-Germain, ci si può imbattere in un piccolo negozio con una vecchia insegna di legno, un campanello d’argento démodé sulla porta e, dentro, mensole straripanti di carta da lettere e bellissime cartoline illustrate: la papeterie di Rosalie Laurent.
Talentuosa illustratrice, Rosalie è famosa per i biglietti d’auguri personalizzati che realizza a mano. Ed è un’accanita sostenitrice dei rituali: il café crème la mattina, una fetta di tarte au citron nelle giornate storte, un buon bicchiere di vino rosso dopo la chiusura della papeterie. I rituali aiutano a fare ordine nel caos della vita, ed è per questo che ogni anno, per il suo compleanno, Rosalie fa sempre la stessa cosa: sale i 704 gradini della Tour Eiffel fino al secondo piano e, con il cuore in gola, lancia in aria un biglietto su cui ha scritto un desiderio. Ma finora nessuno è mai stato esaudito. Tutto cambia il giorno in cui un anziano signore entra come un ciclone nella papeterie. Si tratta del famoso scrittore per bambini Max Marchais, che le chiede di illustrare il suo nuovo libro. Rosalie accetta felice e ben presto i due diventano amici, La tigre azzurra ottiene premi e riconoscimenti e si aggiudica il posto d’onore in vetrina. Quando, poco tempo dopo, un affascinante professore americano, attratto dal libro, entra in negozio, Rosalie pensa che il destino stia per farle un altro regalo. Ma prima ancora che si possa innamorare, ha un’amara sorpresa. Perché l’uomo è fermamente convinto che la storia della Tigre azzurra sia sua…
Una piccola cartoleria parigina e la sua eccentrica proprietaria. Un professore americano e un misterioso manoscritto. Una storia d’amore delicata e appassionante.
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Il pensiero di Cuore
Se amate i colori e vi emozionate quando aprendo la cassetta della posta ci trovate una lettera o una cartolina, questo è il libro giusto per voi e se restate piacevolmente sorpresi nel ricevere un biglietto d’auguri personalizzato e originale, siete nel posto giusto, nella papeterie di Rosalie Laurent, in rue du Dragon a Parigi.
Rosalie è la “colorata” protagonista di questa semplice e accattivante storia, e sarà proprio nella sua cartoleria che la sua vita prenderà una piega inaspettata e fiabesca.
Rosalie è un’ abile illustratrice: disegna, dipinge, colora, crea e beve cafè crème come se fosse acqua, si venderebbe il fidanzato per un croissant e una baguette calda. Lo sport è tabù, va a letto tardi per dedicarsi ai suoi disegni sorseggiando vino, si alza tardi, adora il suo cagnolino e passeggiare per il Parc du Luxemburg, è ostinata, testarda e decisa, adora l’azzurro e la vita.
Max Marchais è un anziano autore di libri per bambini, vedovo in una grande casa a mezz’ora da Parigi, immersa in un grande parco. Max non scrive più da molto tempo, ma il suo editore insiste ripetutamente per avere un ultima opera, tanto da costringere lo scrittore a inviargli una storia: “La tigre azzurra” non è un racconto qualsiasi, è una dolcissima favola per bambini e adulti.
Robert Sherman è un professore universitario che approda a Parigi per prendersi una pausa di riflessione dopo la morte dell’adorata madre, con la quale, molti anni addietro aveva trascorso un periodo piacevole nella città francese. Passeggiando per le viuzze di Parigi, la sua attenzione è attratta da una vetrina che espone alcune copie di un piccolo libricino intitolato “La tigre azzurra”. Robert non crede ai suoi occhi, entra e si accomoda a leggere la storia…che conosce già a memoria.
La storia della tigre azzurra unirà i destini di queste tre persone, un libro che racchiude in sè svariati ingredienti come l’amore, un piccolo mistero e scorci meravigliosi di una Parigi dal cielo romantico e azzurro, forse nella realtà non è così da favola, ma è proprio questo che rende ancor più magica questa lettura, e che mi fa desiderare questa città, di svegliarmi all’alba e gustarmi un croissant e un cafè crème su di un balconcino che guarda la Tour Eiffel.
Piccola nota negativa: lo stile dell’autore è scorrevole, ironico e dolce, piacevolissimo, anche se in ogni capitolo esprime i pensieri dei protagonisti, ripetendo scene già descritte nel capitolo precedente, aggiungendo così qualche ripetizione alla narrazione, dando l’impressione di volerla tirare un pò per le lunghe, ma nonostante questo la lettura scivola via gradevolmente. Un’amabile lettura consigliata per chi desidera una pausa da libri impegnativi.
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Cuore Appagato…e mezzo
peynet-chioscoAppunti nel cuore: “Dopo l’orario di chiusura, Rosalie sedeva fino a notte fonda al grande tavolo nella stanza sopra il negozio a disegnare e dipingere biglietti per chiunque credesse ancora alla magia delle parole scritte a mano. Deliziose opere d’arte in miniatura su carta artigianale dai bordi frastagliati, con una frase o un proverbio accompagnati da un acquerello. “Non dimenticarmi” recitava per esempio una scritta con l’inchiostro azzurro, e sotto si vedeva una donna con due valigie che porgeva un gigantesco mazzo di nontiscordardimé tratteggiato con leggerei tocchi di colore. I biglietti dei desideri di Rosalie, che ricordavano un pò i teneri disegni di Raymond Peynet, andavano a ruba, e i clienti iniziarono a fare ordini personalizzati.”




Acacia - amore segretoDillo con un fiore: “E soprattutto, guardate con occhi scintillanti tutto il mondo intorno a voi, perché i più grandi segreti sono sempre nascosti nei posti più improbabili. Coloro che non credono nella magia non potranno mai trovarla.” Roal Dahl
Per questo libro ho scelto i fiori d’acacia, che simboleggiano l’amore segreto, uno degli “ingredienti” misteriosi che condiscono questa romantica e fiabesca storia.
Lettori, conoscete questo autore e i suoi libri? Che ne pensate? Vi abbraccio e vi do appuntamento al prossimo post.
                                                                                                        firma francy










8 commenti:

  1. Sembra una storia molto delicata.. un romanzo ideale per staccare un pò la spina! Lo leggerei molto volentieri! :)

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    1. Ogni tanto ci vuole un break dalle cose impegnative!

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  2. Di Barreau ho letto Gli ingredienti segreti dell'amore, questa storia sembra altrettanto dolce, ideale per una pausa "leggera" :)

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    1. Uh anch'io vorrei leggerlo, lo segno per la prossima pausa!

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  3. Che bella l'idea dei fiori da abbinare ai libri! Complimenti!

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  4. leggendo due libri dell'autore anche io ho avuto l'impressione che in alcuni punti cercasse a tutti i costi di portarla per le lunghe.. e ho notato anche che tende a riprendere in ogni libri trame più o meno simili, stesse ambientazioni e personaggi monolitici.. se ti va, nel mio blog ho le recensioni di 'con te fino alla fine del mondo' (carino) e 'gli ingredienti segreti dell'amore'(bocciato)

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    1. Passo volentieri Manu e grazie per il tuo intervento :-)

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